Vuoi imparare a farlo, ma pensi di non essere capace?
Credi di non possedere il talento artistico?
Da oggi capirai che imparare a disegnare è davvero facile con il metodo VE.RA.DI.©
Il metodo VE.RA.DI., semplice e efficace,
ti permette di apprendere il disegno
allo stesso modo in cui ciascuno di noi ha imparato
a leggere a scrivere e fare i conti.
Impara a disegnare senza errori da oggi è semplice: con il corso completo di disegno VE.RA.DI. bastano un foglio A4 e una penna a sfera.
Questo libro è il frutto di una lunga esperienza didattica ed è stato pensato per tutti coloro che desiderano capire e superare tutte quelle situazioni emotive e pratiche che hanno fatto dire “non so disegnare”. Il testo si rivolge a:
• Adulti, nonostante l’età ognuno può desiderare di imparare a disegnare anche se tutto ciò dovesse servire per un proprio passatempo piacevole
• Studenti delle scuole di ogni ordine e grado, che frequentano scuole artistiche, facoltà di Architettura nei diversi indirizzi e scuole professionali di grafica, video, moda, disegno industriale come l’ISIA • Insegnanti di scuole elementari, medie e superiori ad indirizzo artistico
• Artigiani che hanno necessità del disegno in fase progettuale, come falegnami, orafi, arredatori, vetrinisti e tutte quei mestieri che, attraverso il disegno, possono esprimere meglio i loro progetti o trasferire con immediatezza i suggerimenti della propria clientela
• Professionisti che elaborano disegni al computer senza conoscere nulla o poco del disegno a mano libera o che, nonostante la loro professione, sentono di avere ancora delle lacune. Ci riferiamo a designer, architetti, arredatori, modellisti, grafici editoriali e pubblicitari, web-designer, animatori in 2D e 3D, ecc.
COSA E' IMPORTANTE OGGI ??



Vedere-Ragionare-disegnare:........cosa vuol dire?
RispondiEliminaNulla e tutto essendo queste funzioni biologicamente composte per la sopravvivenza umana.
Il mondo terreno può anche decomporsi o autodistruggersi ma ciò che sarà impossibile distruggere sarà l'intelletto dell'uomo che è sostanza Divina e sarà capace di sopravvivere ad ogni disastro le cui fondamenta geologiche ne possano tramutare i percorsi e da questi, l'umanità, saprà come adeguarsi e sottrarsi alla sua fine.
Basta pensare a Galileo ed al computer per rendersi conto del progresso intellettivo raggiunto dall'uomo e se questo non è sufficente a colmare le speranze per una continuità di ciascuno anche in altri possibili mondi,smettiamo di tribolare e lasciamoci morire.
E tutto questo cosa c'entra con i titoli di testa?
C'entra e molto ,perchè ambedue i concetti codificati e sottoposti all'attenzione di chi ignorava ogni conoscenza disegnativa ed attitudinale in merito al sapere disegnare, è riuscito a superare pregiudizi e difficoltà senza del quale avrebbero dovuto rinunciare per sempre ad ogni volontà di frequentare o proseguire in studi ad indirizzo artistico, soprattutto per quelli bollati come incapaci,oggi operatori d'arte affermati e noti.
Il successo?
Semplice e banale: .....Sapere come educare e sfruttare le infinite risorse racchiuse nella mente umana,le quali non a tutti è stato concesso il privilegio di sapere come personalmente intervenire,da qui il ricorso ad altri,l'aiuto necessario per riscattare e progredire al pari degli eletti.
Vi siete mai accorti come i bambini di oggi fin da tenera età sanno introdursi spontaneamente a manipolare ed usare i mezzi attuali di comunicazione: computer,televisioni, cellulari e qualt'altro sia stato possibile codificare?
Ecco, Occhio- Intelletto - Mano. e Vedre-Ragionare-Disegnare rispondono con uguale misura e confermano quanta ricchezza mentale rimane assopita e non adoperata per sfociare poi in chi sa quali terribili avventure finite nella droga e nella mancanza del proprio e altrui rispetto.
Chi scrive,32anni fa, restitui a trenta adolescenti che frequentavano studi ad indirizzo artistico dignità professionale e salute mentale compromessa dal totale pressappochismo degli studi del tempo compromessi dal dopo 68, e fatti uscire dalla droga entro cui intesero sopperire alla mancanza degli adulti, degli insegnanti, delle famiglie troppo occupate e furono sufficenti mettere in pratica i concetti sopra esposti per raccogliere i frutti e le attese.
Se qualcuno,chiunque esso sia, vuole mettersi alla prova e misurarsi con i significati sopra esposti,può mettersi in contatto per accordi e percorsi che possono essere trasmessi anche a distanza.
Le condizioni saranno discusse e pianificate secondo i bisogni e le esigenze di ciascuno.
IL BAMBINO E IL DISEGNO
RispondiEliminaL'ingresso a scuola segna per il bambino l'inizio della sua fanciullezza che si protrarrà fino all fase prepuberale,e che interessa grosso modo gli anni della scuola elementare.
In questo periodo il fanciullo continuerà ancora a DISEGNARE,ossia amerà ancora,cosi come quando era bambino,esprimersi graficamente ma il suo linguaggio GRAFICO,PITTORICO,PLASTICO che da bambino era espressione del suo cuore e della sua immaginazione,sembra ora meno spontaneo,più incerto: lo sviluppo del senso critico,ilsenso del bello e del brutto,la capacità di confrontare e di mettere in relazione pensieri e cose blocca la spontaneità del fanciullo che avverte ora come inadeguate e rozze le proprie capacità espressive.
E' il momento in cui il fanciullo ricorre al disegno ricalcato usando la carta velina o il vetro di una finestra ma ciò non gli procura soddisfazione nè piacere in quanto lo avverte come non proprio e quindi estraneo.
Difficilmente l'insegnante, l'adulto in genere, vittima anch'egli di una certa scuola il cui scopo primario è insegnare a "leggere,scrivere e fare di conto", sa cogliere il significato di questa inadeguatezza di mezzi espressivi che il fanciullo ora avverte,e quindi difficilmente sa dare una risposta adeguata a questa legittima esigenza di crescita da parte del fanciullo medesimo.
A poco a poco egli perde interesse ad esprimersi attraverso il disegno ed entrando più o meno faticosamente in una logica scolastica comunemente accettata,si trova via via sempre più a suo agio ad esprimere e rappresentare pensieri, idee, avvenimenti o cose per mezzo del linguaggio di cui si va impadronendo sempre più giorno dopo giorno.
Da questo momento il disegno può suscitare nel fanciullo disinteresse o noia e comunque non è più vissuto, almeno per la maggiore parte di essi, come un momento di gioia.
Per tutto il ciclo della scuola elementare i DISEGNI saranno per il fanciullo realizzazioni puramente occasionali,spesso deludenti sia le proprie aspettative che quelle dell'insegnante.
Il disegno può rappresnatre in questa fase della scuola un momento assai poco gratificante se non addirittura frustrante per il fanciullo; egli spesso cerca di superare tale frustrazione pensando: " non sono dotato per il disegno"
Cosi la spontaneità, l'originalità, la ricchezza di immagini dei disegni esguiti nel periodo pre-scolare,vengono ora compromessi dal timore, rinforzato dei giudizi negativi dell'adulto, che il fanciullo ora avverte di non essere capace di disegnare.
IL DISEGNO ISPIRATIVO
RispondiEliminaL'ispirazione è un disegno divino, linfa vitale dell'essere umano che è in lui e si nutre con lui fin dalla nascita ed a tutti è fatto dono.
Non esiste persona senza ispirazione.
Misterioso ed oscuro è il suo sviluppo emotivo e psichico, che se sollecitato può farsi riconoscere, altrimenti si immobilizza nel percorso degli eventi quotidiani producendo solo sogni che non porterenno a nessuna scoperta creativa.
L’ispirazione può sopraggiungere inaspettata e colma di riflessioni sollecitata da fatti banalissimi come su scoperte straordinarie quali può essere un opera d’arte, un disegno, un paesaggio, lo squarcio di una luce mattutina o al tramonto, una notte di luna, un mare in tempesta, un volatile disperso nell’infinito,una conversazione, un dolore sofferto, un amore appagato o contrastato, la perdita di una vita, la nascita di una vita.